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Social card: via libera del Garante ai questionari


Il Garante Privacy con il provvedimento 356/2014, pubblicato nella newsletter del 30 settembre 2014 ha risposto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito ai questionari predisposti nell’ambito della ricerca per la sperimentazione della social card, elaborati con il MEF e l’ISFOL.

La ricerca riguarderà dodici comuni italiani con più di 250.000 abitanti, che hanno effettuato la sperimentazione, volta a favorire la diffusione della carta acquisti tra le fasce di popolazione in condizioni di maggior bisogno e a valutarne la possibile generalizzazione come strumento di contrasto alla povertà assoluta.

Verranno somministrati tre questionari relativi alla sperimentazione della Social Card, al benessere dei minori da 8 a13 anni e al benessere dei minori da 14 a 17 anni.

Le domande verranno rivolte a famiglie beneficiarie della Social Card e a famiglie appartenenti ad un gruppo di controllo di non beneficiari e riguarderanno il reddito, gli standard di vita, la salute, la scuola, l’affettività ecc.

I questionari recepiscono le indicazioni del Garante relative all’informativa, ora collocata in modo che possa essere letta prima delle domande e scritta con un linguaggio piuttosto colloquiale e facilmente comprensibile, al fatto della non obbligatorietà di risposta circa i quesiti dai quali sia possibile desumere dati sensibili e giudiziari, nonché al fatto che i dati raccolti saranno solo quelli pertinenti e non eccedenti le finalità oggetto di trattamento.

Il progetto prevede che i dati raccolti siano inviati dai Comuni all’INPS che, dopo averli integrati e resi anonimi, li metterà a disposizione del Ministero del Lavoro e del MEF per elaborazioni statistiche, al termine delle quali verranno cancellati dagli archivi INPS.

I dati anonimi saranno inoltre messi a disposizione di università ed enti di ricerca a scopi scientifici.

 


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