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Decreto “Sblocca Italia”: trattativa privata per interventi urgenti per la sicurezza delle scuole


E’ stato pubblicato in G.U. n. 212 del 12 settembre 2014 il d.l. 133/2014, concernente “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”, entrato in vigore il 13 settembre 2014.

Il provvedimento introduce deroghe al codice degli appalti per semplificare le procedure per gli interventi urgenti sugli edifici scolastici, contro il dissesto idrogeologico e per l’adeguamento antisismico.

L’articolo 9 del decreto stabilisce che costituisce “estrema urgenza” gli interventi su impianti, arredi e dotazioni, funzionali alla messa in sicurezza degli edifici scolastici di ogni ordine e grado, comprensivi di nuove edificazioni sostitutive di manufatti non rispondenti ai requisiti di salvaguardia della incolumità e della salute della popolazione scolastica e docente, dichiarati indifferibili dall’ente.

Per tali lavori (di estrema urgenza di messa in sicurezza degli edifici scolastici) è consentito l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento fino a 200.000 euro, a condizione che vengano contattati almeno cinque operatori economici.

Per gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria (5.186.000 euro) è possibile ricorrere alla trattativa privata (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara), invitando un minimo di tre operatori economici, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione.

Per semplificare e accelerare tali procedure è prevista, infine, la possibilità di:

– stipulare il contratto anche prima del termine di 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva (cd. standstill, previsto ai commi 10 e 10 ter dell’articolo 11 d.lgs. 163/2006);

– non richiedere la garanzia a corredo dell’offerta (cauzione provvisoria di cui all’articolo 75 del d.lgs. 163/2006);

– pubblicare il bando unicamente sul sito web della stazione appaltante;

– dimezzare i termini per la ricezione delle offerte, di cui al comma 6 dell’articolo 122 del d.lgs. 163/2006.

 


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