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Partecipate: il piano della razionalizzazione


E’ stato presentato dal Commissario Straordinario per la revisione della spesa pubblica il Programma di Razionalizzazione delle Partecipate Locali.

Il piano, come previsto dal cd. decreto Irpef (articolo 23 del DI 66/2014.), prevede un programma per la “liquidazione o trasformazione per fusione” delle partecipate, “l’efficientamento della loro gestione” e la “cessione di rami d’azienda o anche di personale”.

Tali misure saranno rese vincolanti dalla prossima legge di stabilità 2015.

Il piano propone una strategia di riordino con l’obiettivo di ridurre il numero delle partecipate “da 8.000 a 1.000” nell’arco di un triennio, di favorirne l’aggregazione e lo sfruttamento di economie di scala nonché di migliorarne l’efficienza, con benefici per la finanza pubblica e per la qualità dei servizi offerti.

Strategia che si fonda su quattro cardini:

  • circoscrivere il campo di azione delle partecipate entro il perimetro dei compiti istituzionali dell’ente partecipante, rafforzando quanto previsto in proposito dall’articolo 3, comma 27 della legge 244/2007 (legge finanziaria 2008);
  • introdurre vincoli diretti su varie forme di partecipazioni;
  • fare ampio ricorso alla trasparenza e alla pressione dell’opinione pubblica adeguatamente informata come strumento di controllo;
  • promuovere l’efficienza delle partecipate che rimarranno operative, attraverso l’uso diffuso dei costi standard e l’aggregazione tra partecipate che offrono servizi simili per sfruttare al meglio le economie di scala.

Il piano include anche misure dirette a contenere i costi di amministrazione, con una ulteriore riduzione del numero e della remunerazione degli amministratori.

Infine, il piano comprende tre azioni che sono strumentali alla sua concreta realizzazione:

  • incentivi alla razionalizzazione del settore anche attraverso un allentamento del patto di stabilità e incentivi finanziari alle ristrutturazioni;
  • un percorso non traumatico per risolvere il problema degli esuberi di personale;
  • l’applicazione di sanzioni, con responsabilità personali per gli amministratori dell’ente controllante e di quelli della partecipata, in caso di inadempienza rispetto agli obblighi fissati dalla normativa.

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