Dal 24 giugno 2014 le aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali ed educativi, scolastici e per l’infanzia, culturali e alla persona (ex IPAB) e le farmacie sono di nuovo escluse dai limiti assunzioni e di spesa di personale cui sono assoggettai gli enti locali.
Questa la rilevante novità introdotta dalla legge di conversione del d.l. 66/2014 che ha inserito all’articolo 4 il comma 12-bis.
Tale disposizione ha novellato nuovamente il comma 2-bis dell’articolo 18 del d.l. 112/2008, il quale ha stabilito che “le aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali ed educativi, scolastici e per l’infanzia, culturali e alla persona (ex IPAB) e le farmacie sono escluse dai limiti – assunzionali e di spesa – fermo restando l’obbligo di mantenere un livello dei costi del personale coerente rispetto alla quantità di servizi erogati”.
Anche le altre aziende speciali, cosiddette multiservizi, potranno essere escluse dall’applicazione dei vincoli del contenimento dei costi del personale nel caso in cui, benché gestiscano anche servizi diversi da quelli sopra indicati, questi ultimi abbiano un’incidenza sul fatturato superiore al 50% del totale del valore della produzione.
Siamo pertanto tornati alla situazione ante 1° gennaio 2014, anzi meglio, perché oggi potrebbero essere esonerate dai limiti di spesa anche le altre aziende speciali, mentre prima tale deroga era ammessa esclusivamente per quelle di gestione di servizi di rilevanza socio-assistenza, culturali e del servizio farmacia.
L’azienda speciale torna quindi ad essere per gli enti locali un modulo organizzativo idoneo per la gestione efficace, efficiente ed economica dei servizi, anche aventi un elevato rilievo sociale.
Per un corretto inquadramento delle caratteristiche giuridiche ed economico-contabili che caratterizzano le aziende speciali, si segnala la pubblicazione per EKD Editore, del libro “L’azienda speciale e la gestione dei servizi comunali”, a cura della dott.ssa Federica Caponi.