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Pensioni P.A.: ambito di applicazione del regime pensionistico previgente


Il Dipartimento della Funzione pubblica con il parere n. 6295 del 31 gennaio scorso ha risposto a un quesito formulato da un comune in merito all’interpretazione dell’articolo 2, comma 4, del d.l. 101/2013, disposizione a sua volta interpretativa dell’articolo 24, comma 3, primo periodo, del d.l. 201/2011, secondo cui “il conseguimento da parte di un lavoratore dipendente delle pubbliche amministrazioni di un qualsiasi diritto a pensione entro il 31 dicembre 2011 comporta obbligatoriamente l’applicazione del regime di accesso e delle decorrenze previgente rispetto all’entrata in vigore del predetto articolo 24”.

Secondo la Funzione Pubblica la disposizione chiarisce che qualora il dipendente pubblico abbia conseguito un qualsiasi diritto a pensione entro il 31/12/2011, è obbligatoriamente soggetto al regime dei requisiti e delle decorrenze previgente all’introduzione della riforma di cui al citato articolo 24, senza alcuna possibilità di esercitare un’opzione per il nuovo regime pensionistico.

Pertanto, il dipendente che abbia maturato un diritto a pensione entro il 31/12/2011, raggiungendo, ad esempio, la quota 96 oppure, per le donne, i requisiti previgenti per la pensione di vecchiaia (61 anni di età e almeno 20 anni di contributi), ma che non ha ancora raggiunto l’età limite ordinamentale di 65 anni per la permanenza in servizio, è titolare di un diritto che può o meno decidere di esercitare.

L’amministrazione, in questo caso, deve accogliere l’istanza del dipendente che faccia richiesta di essere collocato a riposo in virtù del diritto conseguito prima dei 65 anni di età.

Qualora il dipendente soggetto al regime previgente non eserciti tale diritto, l’amministrazione è obbligata a collocarlo a riposo al compimento dei 65 anni di età.

Per i dipendenti che hanno maturato i requisiti nell’anno 2011, essendo soggetti al regime vigente prima dell’entrata in vigore dell’articolo 24, del citato d.l. 201/2011, trova applicazione il regime delle decorrenze di cui all’articolo 12, del d.l. 78/2010 (61 anni di età).

 


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