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Piano anticorruzione: l’adozione spetta alla Giunta


L’Anac con la delibera n. 12 del 22 gennaio 2014 ha chiarito che la competenza ad adottare il piano triennale della prevenzione della corruzione, per quanto concerne gli enti locali, spetta alla Giunta.

Tale chiarimento è stato fornito a seguito di numerose sollecitazione da parte degli enti, in quanto la legge 190/2012 ha previsto che sia l’organo di indirizzo politico a dover adottare il Piano triennale di prevenzione della corruzione, su proposta del responsabile anticorruzione.

Visto quanto stabilisce l’articolo 42, comma 2 lett. b) del Tuel in merito alla competenza del consiglio comunale, era sorto il dubbio (fondato) che la competenza ad approvare il piano potesse essere appunto dell’organo consiliare, considerato che il piano ha un contenuto programmatico-pluriennale e che la giunta ha competenza residuale rispetto al consiglio stesso e al sindaco.

L’Anac ha ritenuto, con la deliberazione in commento, che “la competenza ad adottare il piano triennale della prevenzione della corruzione, per quanto concerne gli enti locali spetti alla Giunta, anche alla luce dello stretto collegamento tra il piano triennale di prevenzione della corruzione e i documenti di programmazione previsto dal Piano nazionale anticorruzione, salvo diversa previsione adottata nell’esercizio del potere di autoregolamentazione dal singolo Ente”.

Si ricorda infatti che la scadenza per l’approvazione del piano è fissata al 31 dicembre 2014 e a tal fine, l’Anac con un comunicato in data odierna (27 gennaio 2014) ha anche ricordato che, come previsto nella propria delibera 50/2013, tutte le amministrazioni sono tenute a pubblicare anche il testo del programma triennale per l’integrità e la trasparenza sul proprio sito istituzionale nella sotto-sezione “Disposizioni generali-Programma per la trasparenza e l’integrità”.

L’Autorità ha inoltre precisato che nessuna amministrazione dovrà inviare alla stessa Anac il link alla pagina in cui è pubblicato il programma, in quanto esclusivamente le amministrazioni statali e gli enti pubblici nazionali dovranno provvedere al caricamento dei programmi triennali sul Portale della trasparenza a partire dal 10 febbraio 2014.

Si ricorda infine che tutte le p.a. dovranno prevedere nel piano anticorruzione un adeguato programma di formazione obbligatoria per i dipendenti e che tale spesa non rientra nel taglio del 50% della spesa per la formazione sostenuta nel 2009.

Le problematiche connesse ai vincoli e obblighi in materia di trasparenza e anticorruzione saranno oggetto del ciclo di seminari “Anticorruzione e trasparenza” organizzati da febbraio a maggio 2014 a Firenze.

 


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