Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di corrispondere l’incentivo ex articolo 92 del d.lgs. 163/2006 al responsabile del procedimento, e, quindi, ai vari collaboratori, nel caso in cui la progettazione venga affidata all’esterno, in relazione alla complessità dell’opera.
I magistrati contabili del Piemonte, con la deliberazione 434/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 17 gennaio 2014, hanno ribadito che il riconoscimento del diritto ad ottenere il compenso incentivante è strettamente connesso alla circostanza che la redazione dell’atto sia avvenuta all’interno dell’ente.
Pertanto, nel caso in cui la progettazione sia affidata all’esterno i dipendenti degli uffici tecnici dell’ente non hanno diritto a percepire alcun compenso.
In sostanza, “qualora l’attività venga svolta internamente tutti i soggetti che, a qualsivoglia titolo, collaborano hanno diritto, in base alle previsioni del regolamento dell’ente, a partecipare alla distribuzione dell’incentivo. Qualora, al contrario, l’attività sopra specificata venga svolta all’esterno, non sorgendo il presupposto per la ripartizione di un incentivo fra i vari dipendenti dell’ufficio non vi è neppure un autonomo diritto del responsabile del procedimento ad ottenere un compenso per un’attività che, al contrario, rientra fra i suoi compiti e doveri d’ufficio”.