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Emilia-Romagna, deliberazione n. 286 – Mepa e mercato libero


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di accedere al libero mercato, qualora l’indagine nell’ambito del mercato elettronico della p.a., ovvero di altri mercati elettronici istituiti ai sensi dell’articolo 328 del d.p.r. 207/2010, evidenzi la disponibilità dei beni e servizi necessari, ma a prezzi superiori rispetto a quelli normalmente praticati nel contesto commerciale di riferimento.

I magistrati contabili dell’Emilia-Romagna, con la deliberazione 286/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 15 gennaio 2014, hanno chiarito che nell’eventualità di prezzi inferiori reperibili sul mercato, rispetto a quelli catalogati nell’ambito del sistema del mercato elettronico, la stazione appaltante ha la possibilità di attivare un confronto concorrenziale tra i fornitori abilitati, attraverso la procedura della richiesta di offerta, al fine di acquisire prezzi più convenienti.

Tuttavia, i magistrati contabili sembrano ammettere la possibilità di ricorrere all’esterno qualora sia perseguita la ratio di contenimento della spesa pubblica “pur, evidentemente, nella indispensabile giustificazione delle oggettive motivazioni del mancato esperimento della procedura della richiesta di offerta e/o della mancata adesione alla procedura da parte dell’offerente migliore, che dovrà, comunque, rispettare, ai sensi dell’art.327 del D.P.R. 207/2010, i requisiti generali e di idoneità professionale previsti dagli art.38 e 39 del codice dei contratti pubblici”.

 


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