Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla assunzione di persone disabili, obbligatorie ai sensi della legge 68/1999.
In particolare, l’ente, che non ha rispettato il Patto di stabilità interno, ha chiesto se debba procedere all’estinzione del debito assunzionale in unica soluzione ovvero se sia legittimo cominciare a estinguerlo a partire dall’esercizio finanziario in cui ciò sia possibile avendo verificato il rispetto dei vincoli finanziari, anche spalmando adeguatamente le assunzioni nell’arco di riferimento del piano triennale del fabbisogno di personale.
I magistrati contabili della Sicilia, con la deliberazione 380/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 20 dicembre, pur dichiarando inammissibile il quesito posto, hanno evidenziato che l’obbligo di assumere le categorie protette è ben conciliabile con i vincoli assunzionali: l’ente deve strutturare la propria organizzazione, determinare il fabbisogno di risorse umane e conformare tutta l’attività di programmazione delle risorse umane attraverso azioni rimesse alla propria discrezionalità e coerenti con il rispetto di entrambe le istanze.
E’, infatti, potere-dovere dell’Ente, in quanto rientrante nell’ambito della sua discrezionalità amministrativa, adottare le scelte concrete sulla gestione amministrativa, finanziaria e contabile, con le correlative opportune cautele e valutazioni che la sana gestione richiede, al fine di garantire il compiuto adempimento degli obblighi di legge.
Si ricorda che le novità introdotte dal d.l. 101/2013, tra l’altro anche in materia di assunzioni obbligatorie, verranno approfondite nel ciclo di seminari “D.L. 101/2013 e la gestione del Fondo Incentivante” in programma nei mesi di febbraio e marzo a Firenze.