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Puglia, deliberazione n. 151 – Stato emergenza e deroghe al patto


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta applicazione dell’articolo 31 della legge 183/2011 che esclude, ai fini del patto di stabilità, le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese sostenute dagli enti per l’attuazione delle ordinanze, emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza.

L’ente ha premesso che nell’ambito degli impegni di spesa corrente, risultanti dai certificati del rendiconto riferiti agli esercizi 2007 – 2008 e 2009 (da considerare ai fini del patto di stabilità), sono ricomprese anche le spese connesse ad eventi sismici del 2002, al cui finanziamento ha provveduto direttamente lo Stato.

I magistrati contabili della Puglia, con la deliberazione 151/2013, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 22 ottobre, hanno ricordato che le deroghe e/o le esclusioni di entrate e spese dal computo per il rispetto del patto di stabilità devono essere tassativamente previste da norme di legge e non possono essere oggetto di interpretazione.

In particolare, con il comma 7 dell’articolo 31 della legge 183/2011, il legislatore ha previsto l’esclusione delle spese sostenute per l’attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza, ponendo un limite temporale riferito ad entrate successive al 2008.

Pertanto le deroghe previste non possono riguardare entrate relative ad anni precedenti l’esercizio 2009.

 


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