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Lazio, deliberazione n. 198 – Computo della popolazione residente


Un sindaco ha chiesto a quale data si debba far riferimento per calcolare l’entità della popolazione residente.

I magistrati contabili del Lazio, con la deliberazione 198/2013, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo l’8 ottobre, hanno chiarito che “il criterio cronologico generale adottabile nel computo della popolazione residente, ai fini dell’applicazione delle disposizioni dell’ordinamento contabile sia quello di verificare l’entità della popolazione residente al 31 dicembre del penultimo anno di riferimento, secondo i dati Istat, come del resto espressamente indicato negli schemi di questionario da inviarsi a questa Sezione tramite SiQuel”.

Tale criterio è stato anche ritenuto applicabile, in quanto più concreto ed attuale, dalla Sezione Autonomie, con la deliberazione 7/2010, per individuare la dimensione demografica del Comune ai fini dell’erogazione delle indennità di funzione spettanti agli amministratori locali secondo gli scaglioni previsti dal d.m. 119/2000.

Inoltre, hanno ricordato i magistrati contabili, tale criterio è stato anche recepito, ai fini della individuazione degli enti locali sottoposti al rispetto del Patto di Stabilità interno, dalla Circolare del 7 febbraio 2013 n. 5 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

 


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