La Regione ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione della disciplina sul sistema degli acquisti in rete mediante il quale le p.a. devono conformarsi nel procurarsi beni e servizi.
In particolare, l’ente ha chiesto se il sistema telematico regionale (Sintel) possa essere considerato alternativo al Mepa.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 312/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 25 luglio, hanno chiarito che “non sussiste un obbligo assoluto di ricorso al mepa, essendo espressamente prevista la facoltà di scelta tra le diverse tipologie di mercato elettronico richiamate dall’art. 328 del d.p.r. 207/2010: segnatamente, tra il mercato elettronico realizzato dalla medesima stazione appaltante e quello realizzato dalle centrali di committenza di riferimento di cui all’art. 33 del Codice dei contratti”.
Di conseguenza, il ricorso ai sistemi telematici o agli strumenti elettronici messi a disposizione dalla Regione può considerarsi una “vera e propria forma equipollente di e-procurement”, che permette l’approvvigionamento di beni e servizi mediante procedure telematiche previste dalla legge.