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Appalti esclusi: legittima la commissione in numero pari


La previsione del numero dispari della commissione giudicatrice di cui all’articolo 84 del d.lgs. 163/2006 non è espressione di un principio generale e dunque non è direttamente applicabile agli appalti di cui all’allegato II B, esclusi, in tutto o parte dall’applicazione del codice dei contratti.

Questo quanto stabilito dal Consiglio di Stato, sez. III, con la sentenza n. 3730 dell’11 luglio 2013.

Nel caso di specie una stazione appaltante aveva indetto una procedura aperta per l’affidamento di servizi vari presso una residenza protetta con annesso un centro diurno per disabili per la durata di cinque anni, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base dei parametri enunciati nel capitolato speciale.

Avverso tale procedura proponeva ricorso l’originaria aggiudicataria, in seguito esclusa, contestando la violazione di una serie di regole fondamentali concernenti la composizione ed i lavori della commissione, nonché la conservazione delle buste contenenti le offerte.

I giudici amministrativi hanno ricordato che i servizi, elencati nell’allegato IIB del Codice, sono aggiudicati conformemente all’articolo 20 del d.lgs. 163/06, il quale stabilisce espressamente che alle procedure per l’aggiudicazione di tali servizi si applicano soltanto gli articoli 65 e 68 del Codice, salvo l’espresso richiamo, da parte del bando e del capitolato, ad altri articoli dello stesso decreto.

Pertanto, secondo i giudici amministrativi, non è possibile l’applicazione automatica della disciplina dettata dall’articolo 84 del Codice alle procedure di aggiudicazione dei servizi elencati nell’allegato IIB, in quanto tale norma, non essendo espressione di un principio generale, necessita di un richiamo espresso negli atti di gara.

Secondo i giudici amministrativi, inoltre, nel caso di specie, la censura relativa alla composizione della commissione era da considerarsi, oltretutto, priva di concreta rilevanza, in quanto non era emerso alcun contrasto al suo interno, avendo assunto ogni decisione all’unanimità.

 


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