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Umbria, deliberazione n. 119 – Incentivo alla progettazione


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di corrispondere, in deroga al principio normativo di onnicomprensività del trattamento economico dei dipendenti pubblici, l’incentivo di progettazione al personale interno al quale venga conferito dall’ente un incarico di pianificazione urbanistica.

I magistrati contabili dell’Umbria, con la deliberazione 119/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 12 luglio, hanno ribadito che “ai fini della riconoscibilità del diritto al compenso incentivante, assume rilevanza non già il nomen juris attribuito all’atto di pianificazione, bensì il suo contenuto specifico, intimamente connesso alla realizzazione di un’opera pubblica quale, ad esempio, una variante necessaria per la localizzazione di un’opera (cfr. Corte conti, sez. controllo Toscana 213/2011), ovvero a quel quid pluris di progettualità interna, rispetto ad un mero atto di pianificazione generale che costituisce, al contrario, diretta espressione dell’attività istituzionale dell’ente per la quale al dipendente è già corrisposta la retribuzione ordinariamente spettante”.

Pertanto, secondo i magistrati contabili, non può essere corrisposto nessun compenso al personale interno incaricato della redazione della “parte operativa” della variante al piano regolatore generale, soprattutto nel caso in cui l’incarico di redigere la “parte strutturale” del piano risulti già conferito dall’ente a professionisti esterni.

Analogamente, al personale interno non può essere corrisposto alcun incentivo per progettare il rinnovo delle previsioni di piano regolatore scadute, ai fini della reiterazione delle previsioni in esso contenute.

Viceversa, l’incentivo alla progettazione deve essere riconosciuto per la redazione di varianti al piano regolatore collegate alla realizzazione di opere pubbliche, sempre che il relativo incarico sia interamente affidato al personale dipendente in possesso delle specifiche professionalità richieste dalla legge.

 


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