Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 6, comma 12, del d.l. 78/2010, il quale ha introdotto misure restrittive in materia di uso del mezzo proprio da parte dei dipendenti pubblici.
In particolare, l’ente ha chiesto se sia possibile, nell’ambito della propria regolamentazione interna, rimborsare le spese al dipendente che, per l’espletamento delle funzioni cimiteriali, deve recarsi giornalmente con l’uso del mezzo proprio presso la struttura di nuova costruzione.
I magistrati contabili del Lazio, con la deliberazione 125/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 12 luglio, hanno ribadito che, trattandosi non di un’esigenza estemporanea ed episodica, quanto piuttosto di una modalità operativa ed organizzativa connaturata alle caratteristiche proprie del servizio da espletare, la fattispecie esula dalla materia delle missioni.
Pertanto, “il problema, che l’Amministrazione afferma essere recentemente emerso, a seguito della costruzione del nuovo cimitero comunale, deve essere affrontato non tanto con riferimento al rimborso di spese di viaggio del dipendente in missione, quanto in relazione alla ricerca della soluzione più economica ed efficiente per l’espletamento di un servizio che presenta modalità operative ed organizzative particolari”.
Pertanto, spetterà all’ente valutare le diverse soluzioni organizzative, tra le quali rientra l’utilizzazione di automezzi comunali e la relativa economicità ed efficacia, fermo restando che “secondo quanto disposto dall’art. 15, ultimo comma, della legge 18 dicembre 1973, n. 836, non spetta alcun rimborso per le spese di trasporto relative agli spostamenti da un luogo all’altro di lavoro nell’ambito del centro abitato”.