La delibera n. 50/2013 con la quale la Civit, nei giorni scorsi, ha fornito indicazioni per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e per il suo coordinamento con il Piano di prevenzione della corruzione previsto dalla legge 190/2012, ha introdotto alcune novità di interesse per gli enti locali.
Particolare rilevanza riveste, in primo luogo, l’interpretazione resa dalla Civit rispetto alla disciplina del cd. decreto trasparenza laddove (allegato 1) indica espressamente che i comuni al di sotto dei 15.000 abitanti non sarebbero assoggettati agli obblighi di cui all’articolo 14, comma 1, lettera f) del d.lgs. 33/2013.
Ciò nonostante che il decreto 33, che ha abrogato l’articolo 41-bis del tuel e ha modificato l’articolo 1 della legge 441/1982, all’articolo 14 faccia un generico riferimento alle p.a. che l’articolo 11, comma 1, dello stesso decreto individua in “tutte le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 165/2001” tra le quali sono ricompresi “senza distinzione” gli enti locali.
La Civit, inoltre, è intervenuta sul termine per l’adozione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.
Infatti detto termine, inizialmente fissato per il prossimo 20 luglio, è stato posticipato al 31 gennaio 2014, al fine di coordinarne i contenuti con quelli del Piano triennale per la prevenzione della corruzione qualora entro quella data non sia stato adottato anche quest’ultimo.
Il differimento del termine, secondo la Civit, consentirà alle amministrazioni di definire l’aggiornamento del Programma sulla base dei risultati della verifica sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione da parte degli OIV la cui attestazione dovrà pervenire alla Commissione entro il 31 dicembre 2013.
Tale termine vale anche per gli enti locali, salvo diversa intesa in sede di Conferenza unificata, ai sensi dell’articolo 1, comma 61, della legge 190/2012.