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Lombardia, deliberazione n. 279 – Piani regolatori: legittima l’erogazione degli incentivi


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta applicazione dell’articolo 92, comma 6, del d.lgs. 163/2006, in particolare se la redazione della variante urbanistica, con l’introduzione di molteplici opere pubbliche, renda ammissibile l’erogazione dell’incentivo alla progettazione.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 279/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 10 luglio, hanno chiarito che la pianificazione urbanistica, benché in forma mediata, produce effetti anche per quanto riguarda opere o impianti pubblici.

Infatti, i piani regolatori, strumento urbanistico di base per garantire un ordinato e corretto assetto del territorio, contengono, tra le altre, sia previsioni c.d. di zonizzazione, che suddividono il territorio comunale in zone omogenee (specificando quelle con vocazione edificatoria ed i vincoli da osservare in ciascuna di esse), sia norme di localizzazione di aree destinate a formare spazi di uso pubblico, ovvero riservate a edifici pubblici o di uso pubblico, a opere e impianti pubblici o di pubblico interesse (tanto che tali previsioni sono considerate dalla giurisprudenza ad effetto sostanzialmente espropriativo, se riguardanti beni di proprietà privata).

Pertanto, “la natura ed il contenuto della pianificazione urbanistica e, in particolare, dei piani regolatori consentono l’erogazione dell’incentivo, ex art. 92, comma 6, del Codice dei contratti pubblici, a favore dei dipendenti che abbiano redatto tali strumenti urbanistici, se e nella misura in cui, sulla base dell’accertamento condotto dall’amministrazione procedente, tali atti afferiscono alla progettazione di opere o impianti pubblici o di uso pubblico”.

 


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