In caso di partecipazione alle gare dei consorzi stabili, è conforme ai principi generali la verifica della sussistenza dei requisiti di carattere generale in capo alle consorziate designate esecutrici del servizio, oltre che al Consorzio stesso.
Per cui l’irregolarità contributiva della consorziata indicata quale esecutrice dei lavori comporta l’esclusione dalla gara.
Questo quanto ribadito dal Tar Toscana, sez. II, con la sentenza n. 1050 del 5 luglio 2013.
Nel caso di specie, la stazione appaltante, in sede di verifica dei requisiti generali di cui all’articolo 38 del d.lgs. 163/2006, accertava, attraverso il Durc, la posizione di irregolarità contributiva della cooperativa indicata quale esecutrice della prestazione, con riferimento alla data dell’autodichiarazione resa in sede di gara.
La stazione appaltante, pertanto, comunicava al Consorzio la sua esclusione dalla gara, revocando l’aggiudicazione provvisoria precedentemente disposta in suo favore.
I giudici amministrativi hanno chiarito che in tema di requisiti di ammissione dei consorzi di cooperative, occorre distinguere tra requisiti di idoneità tecnica e finanziaria e requisiti di ordine generale.
Infatti, il possesso dei requisiti di idoneità tecnica e finanziaria è richiesto esclusivamente in capo al consorzio stabile, quale entità soggettiva distinta dalle singole società consorziate che fruiscono del beneficio di poter sommare i rispettivi requisiti ai fini del raggiungimento delle soglie minime richieste dalla lex specialis di gara.
Al contrario, il possesso dei requisiti generali devono essere accertati in capo a tutte le imprese consorziate che partecipano alla gara atteso che la riconosciuta autonoma soggettività del consorzio stabile non è incompatibile sul piano logico con la necessità che i requisiti di partecipazione di ordine generale (ex art. 38, d.lgs. 163/2006) siano posseduti anche dalle singole consorziate designate quali esecutrici effettive del servizio appaltato.