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Emilia, deliberazione n. 243 – Quantificazione incentivo alla progettazione


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta applicazione della normativa sugli incentivi alla progettazione interna, di cui all’articolo 92, comma 6, d.lgs. 163/2006, nonché sulle modalità di quantificazione del compenso.

I magistrati contabili dell’Emilia, con la deliberazione 243/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 3 luglio, hanno confermato il consolidato orientamento secondo cui il riferimento ad un “atto di pianificazione”, operato del richiamato art. 92, comma 6 d.lgs. 163/2006, è da intendersi come limitato ai soli atti che abbiano ad oggetto la pianificazione collegata alla realizzazione di opere pubbliche, e non anche ad atti di pianificazione generale, quali possono essere la redazione del piano regolatore o di una variante generale.

Relativamente al secondo quesito in merito alla quantificazione del compenso incentivante da riconoscere al dipendente pubblico, nel caso di progettazione interna, alla luce dell’abrogazione delle tariffe professionali, i magistrati contabili hanno chiarito che nelle more dell’approvazione del regolamento ministeriale che verrà emanato in applicazione dell’articolo 9, comma 2, del d.l. 1/2012 “gli enti locali, nell’esercizio della propria discrezionalità, individueranno, in via regolamentare, i parametri provvisori da utilizzare come base per calcolare il trenta per cento, da riconoscere ai dipendenti quale incentivo alla progettazione interna”.

A tal fine, secondo i magistrati, potranno essere riproposte provvisoriamente le abrogate tariffe professionali o, in alternativa, essere utilizzati i criteri già elaborati dal Ministero della Giustizia.

 


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