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Molise, deliberazione n. 17 – Stato di emergenza e deroghe al patto di stabilità


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione della circolare MEF n. 5/2013, in particolare sul punto c1 (risorse connesse con la dichiarazione di stato di emergenza).

L’ente, con una popolazione compresa fra 1000 e 5000 abitanti ed interessato dagli eventi calamitosi del 31 ottobre 2002, ha chiesto se sia possibile escludere, dal computo per il rispetto del patto, le risorse e le spese di cui l’ente è destinatario ai sensi dell’articolo 31, comma 1, della legge 183/2011.

I magistrati contabili del Molise, con la deliberazione n. 17/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 19 giugno, hanno chiarito che “le deroghe e/o le esclusioni di entrate e spese dal computo per il rispetto del patto devono essere tassativamente previste da norme di legge e non possono essere oggetto di interpretazione”.

Il comma 7 dell’articolo 31 della legge 183/2011 prevede espressamente che “nel saldo finanziario in termini di competenza mista, individuato ai sensi del comma 3, rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, non sono considerate le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni per l’attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza. L’esclusione delle spese opera anche se esse sono effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse e purché relative alle entrate registrate successivamente al 2008”.

I magistrati contabili hanno sottolineato che “al fine di evitare comportamenti elusivi da parte delle Amministrazioni e valutare la natura delle esclusioni, il Legislatore ha posto a carico delle Amministrazioni interessate l’obbligo (cfr. art.31, comma 8) di inviare alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della Protezione Civile, entro il mese di gennaio dell’anno successivo, un elenco delle spese escluse dal patto di stabilità interno, ripartite nella parte corrente e nella parte in conto capitale nonché delle risorse attribuite dallo Stato”.

 


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