Una provincia ha chiesto chiarimenti in merito agli effetti delle sanzioni per violazione del patto di stabilità, previste per l’esercizio finanziario 2012 dalla legge 183/2011, in particolare chiedendo se possano essere escluse le assunzioni a tempo determinato finanziate integralmente dal Fondo Sociale Europeo, ovvero dalla Regione.
I magistrati contabili delle Marche, con la deliberazione n. 47/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 16 maggio, hanno chiarito che “la sanzione conseguente al mancato rispetto del patto di stabilità interno non include i divieti di assunzione per il personale i cui oneri siano posti integralmente a carico del Fondo Sociale Europeo, tenuto conto anche della normativa che li esclude dai criteri di calcolo del patto di stabilità interno”.
Tale ricostruzione ermeneutica, secondo i giudici contabili, non è invece estensibile alle spese di personale finanziate da organi dello Stato o dalla Regione, laddove non siano neanche indirettamente riconducibile a risorse comunitarie.