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Valle d’Aosta, deliberazione n. 8 – Nozione di “spese di rappresentanza”


Un Sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione della nozione di “spese di rappresentanza”.

I magistrati contabili della Valle d’Aosta, con la deliberazione n. 8/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 7 maggio, hanno ricordato che secondo l’orientamento consolidato della giurisprudenza “tali spese sono costituite dagli oneri finanziari sostenuti per mantenere o accrescere il prestigio dell’ente all’esterno, in ambiti direttamente attinenti ai propri fini istituzionali”.

Pertanto, esse ricomprendono gli oneri finanziari relativi alle varie forme di ospitalità, di manifestazione di ossequio e di considerazione che l’ente realizza a tale scopo, attraverso i propri rappresentanti, nei confronti di organi e soggetti estranei, anch’essi dotati di rappresentatività.

Tuttavia, i magistrati contabili hanno ricordato che oltre alle spese per finalità di “rappresentanza”, rientrano nella riduzione complessiva prevista dall’articolo 6, comma 8, del d.l. 78/2010, anche le spese “per relazioni pubbliche”, fra le quali possono essere ricondotte le spese per rinfreschi, premi, ecc., qualora rivolte a sviluppare i rapporti dell’ente con l’esterno, a realizzare forme di comunicazione diretta con l’utenza di riferimento (e/o con i partners) per determinare una più concreta conoscenza delle rispettive azioni ed esigenze.

 


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