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Durc irregolare in corso di gara: è consentita la regolarizzazione


La regolarità contributiva costituisce condizione di ammissione alla gara e il suo difetto alla data di scadenza del termine di presentazione dell’offerta, non può che comportare l’esclusione del concorrente non adempiente, non potendo valere la regolarizzazione postuma.

Nell’ipotesi in cui il requisito in parola, sussistente al momento della partecipazione, venga meno in corso di gara, l’emissione del Durc deve essere preceduta dall’invito, da parte dell’Inps, alla regolarizzazione, ai sensi dell’articolo 7, terzo comma, del d.m. 24 ottobre 2007.

L’irregolarità contributiva, correttamente sanata in quanto verificatasi solo in corso di gara, non costituisce legittima causa di esclusione.

Questo quanto chiarito dall’Avcp nel parere n. 14 del 14 febbraio 2013.

Nella caso di specie, la stazione appaltante aveva acquisito un Durc regolare emesso dall’Inps in relazione alla posizione della società alla data di presentazione dell’offerta, ai fini della verifica sull’assenza di cause di esclusione.

Successivamente, nella fase finale dell’aggiudicazione e nell’ambito dei controlli a campione sui soggetti iscritti all’Albo Fornitori della stazione appaltante, aveva poi acquisito un Durc irregolare emesso a carico della medesima società con riferimento alla data della richiesta di verifica finalizzata al mantenimento dell’iscrizione all’Albo.

L’Avcp ha chiarito che l’impossibilità di procedere ad una sanatoria sussiste solo quando l’impresa non risulti in regola alla data di presentazione dell’offerta o della domanda di partecipazione.

In tutti gli altri casi, la disciplina e la prassi previdenziale consentono all’impresa di regolarizzare la propria posizione contributiva, anche quando tale inadempienza si sia verificata in corso di gara.

 


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