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Lombardia, deliberazione n. 123 – Acquisto mobili e arredi


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere all’acquisto nel 2013, tramite apposita procedura di cui al codice dei contratti, di arredi e mobili per la conclusione di un’opera, i cui lavori sono iniziati nel 2012.

L’ente ha premesso che l’importo dell’intera opera pubblica, e dunque anche degli arredi, è stato impegnato ad apposito intervento di bilancio nell’esercizio 2012.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 123/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 18 aprile, hanno ricordato che per il 2013, le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20% della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l’acquisto di mobili e arredi, salvo che l’acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili.

Secondo i magistrati, tuttavia, se l’impegno per l’acquisto degli arredi è stato legittimamente ed integralmente effettuato nel bilancio per l’anno 2012 e se l’impegno è stato riportato come residuo passivo per l’anno 2013, la spesa non dovrà essere computata ai fini del rispetto del tetto di spesa imposto dal vincolo di finanza pubblica introdotto con la legge finanziaria per il 2013.

 


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