Un Sindaco ha posto una serie di quesiti in merito alla possibilità di trasformare l’Istituzione comunale che gestisce una casa di riposo in una Fondazione controllata dall’Amministrazione comunale stessa.
In alternativa, l’Ente ha chiesto se sia possibile la costituzione di un’Azienda speciale, ovvero sia applicabile, nel caso di mantenimento dell’istituzione, il regime derogatorio di cui all’articolo 114, comma 5-bis, del Tuel.
I magistrati contabili del Veneto, con la deliberazione n. 75/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 28 marzo, hanno ricordato che l’articolo 9, comma 6, del d.l. 95/2012 fa divieto “agli enti locali di istituire enti, agenzie e organismi comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica, che esercitino una o più funzioni fondamentali e funzioni amministrative loro conferite ai sensi dell’articolo 118 della Costituzione”.
Relativamente al secondo quesito relativo alla possibilità di costituire un’azienda speciale per la gestione di una casa di riposo attualmente gestita da una Istituzione, i magistrati contabili hanno chiarito che trattandosi di istituzione ex novo di un’azienda speciale, non è possibile applicare la disposizione di cui all’articolo 9, comma 1-bis che introduce una deroga puntuale alla portata precettiva del (solo) comma 1 relativo alla soppressione, all’accorpamento e all’obbligo di riduzione dei costi di organismi già esistenti.
Infine, i magistrati contabili, ricordato che in base all’articolo 114, comma 5-bis, del TUEL le aziende speciali e istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali ed educativi, culturali e farmacie sono escluse tra l’atro, dai divieti e limitazioni in materia di personale previsti per gli enti locali, hanno comunque chiarito che “non sono comunque ammissibili interpretazioni del quadro normativo di riferimento che si risolvano in soluzioni elusive dei vincoli di finanza pubblica”.