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Campania, deliberazione n. 134 – Rimborso canoni depurazione acque reflue


Un Sindaco ha chiesto un parere in merito alla problematica riguardante il diritto al rimborso dei canoni di depurazione delle acque reflue, non dovuti per assenza del servizio, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008.

In particolare l’ente ha chiesto di sapere se la durata della prescrizione, per il rimborso dei canoni di depurazione, sia quinquennale o decennale e la sua decorrenza, e se il diritto al rimborso debba essere riconosciuto ai soli richiedenti ovvero a tutti gli aventi diritto.

I magistrati contabili della Campania, con la deliberazione n. 134/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 25 marzo, hanno chiarito che il diritto relativo alla restituzione si prescrive in cinque anni ex art. 2948 c.c.

Per quanto concerne la decorrenza di tale termine, i magistrati contabili hanno chiarito che il termine prescrizionale decorre dal 1 ottobre 2009, così come espressamente stabilito dal d.l. 208/2008.

In relazione all’ultimo quesito, secondo i magistrati “è necessaria un’espressa richiesta dell’interessato trattandosi, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, di una fattispecie riconducibile ad un indebito, con l’onere della prova dell’avvenuto pagamento”.

In altri termini, le quote sono ripetibili ex art. 2033 c.c., rappresentando la ripetizione dell’indebito oggettivo un’azione restitutoria (e non risarcitoria) a carattere generale, che è circoscritta tra il solvens e il destinatario del pagamento.


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