Un sindaco ha chiesto un parere articolato relativo a:
– se il ricorso alle convenzioni Consip, Mepa ovvero Centrali di committenza regionali da parte dei comuni montani o comunque al di sotto dei 1.000 abitanti sia facoltativo e, quindi, non obbligatorio, in virtù dell’articolo 26, commi 1 e 3, legge 488/1999;
– l’esatta interpretazione dell’art. 4 comma 6, d.l. 95/2012, in particolare sulla possibilità di erogare contributi a soggetti e/o associazioni che svolgono la propria attività a favore della cittadinanza (e indirettamente a favore del Comune);
– la tipologia di atti rientranti nell’obbligo di pubblicazione ex art. 18 del d.l. 83/2012.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 89/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 22 marzo, hanno chiarito che ”il Legislatore ha ritagliato una disciplina specifica per gli acquisti sotto soglia dal carattere particolarmente stringente che, in difetto di espresse previsioni, non ammette deroghe e/o eccezioni di sorta anche in relazione alle dimensioni demografiche dell’ente”.
In merito al secondo quesito, i magistrati contabili hanno chiarito che al fine di valutare se un ente sia o meno da ricomprendere nel novero degli “esclusi” dai vincoli di cui all’articolo 4 del d.l. 95/2012, è necessario valutare la fattispecie concreta, con particolare riferimento al contenuto delle convenzioni tra l’ente locale e l’associazione.
Relativamente, infine, all’ultimo quesito, i magistrati contabili hanno evidenziato che sono assoggettati all’obbligo di pubblicazione “a) gli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese; b) gli atti di attribuzione, comunque, di vantaggi economici di qualunque genere a enti pubblici e privati ex art. 12 L. n. 241/1990; c) gli atti di attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati”.