Un sindaco ha posto un quesito inerente l’eventuale equiparazione dell’estensione dell’orario di lavoro di un dipendente part time, senza peraltro arrivare alle previste 36 ore settimanali, ad una nuova assunzione e, quindi, alla conseguente sottoposizione, o meno, di tale prolungamento dell’orario lavorativo ai vincoli previsti dalla normativa vigente.
I magistrati contabili della Calabria, con la deliberazione n. 307/2012, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 2 gennaio 2013, hanno chiarito che l’incremento delle ore lavorate, seppur non possa essere configurato come “nuova assunzione”, contribuisce alla determinazione complessiva dell’aggregato finanziario “spesa del personale” e implica, pertanto, l’obbligo di verifica del rispetto di quanto previsto dal primo periodo dell’articolo 1, comma 562, della legge 296/2006, nonché di quanto disposto dall’articolo 76, comma 7, primo periodo, della legge 133/2008.