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Requisiti di partecipazione imposti dalla legge


La dimostrazione del possesso di una determinata qualificazione, imposta dalla legge, deve essere fornita dai concorrenti anche se non richiesta dal bando, entro il termine per partecipare alla gara di appalto.

Questo è quanto ha affermato il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza n. 5900 del 21 novembre 2012, con la quale ha riformato la decisione del Tar secondo cui se il requisito non è contemplato dalla normativa di gara l’aggiudicataria è legittimata a dotarsene prima della stipula del contratto.

Nel caso di specie la società era stata esclusa dalla gara in quanto non iscritta all’albo delle imprese di pulizia, requisito ritenuto indispensabile per lo svolgimento di una parte, seppure limitata quantitativamente, dei servizi richiesti dalla stazione appaltante.

Secondo la ricorrente, la mancata previsione nel disciplinare, legittimava la stessa a dotarsi del citato requisito nelle more della stipula del contratto, e comunque fino a questo momento.

I giudici amministrativi hanno chiarito che nel caso in cui la prestazione, oggetto dell’appalto, presupponga il possesso di una determinata qualificazione, imposta dalla legge (nel caso in esame la L. n. 82/94), la normativa di gara deve “sempre essere integrata dalle norme di legge direttamente applicabili anche se non espressamente richiamate”.

 


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