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Pubblicata la legge anti-corruzione: le novità in materia di appalti


E’ stata pubblicato in G.U. n. 265 del 13 novembre 2011 la legge 6 novembre, n. 190 concernente “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” che entrerà in vigor il prossimo 28 novembre.

Una serie di importanti novità vengono, in particolare, introdotte in materia di appalti pubblici.

La previsione della cd. white list, ossia di elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a infiltrazione mafiosa, tenuti e aggiornati dalle prefetture.

Le imprese facenti parte dell’elenco non dovranno più presentare la documentazione antimafia prevista dalla legge e avranno l’obbligo di comunicare tutte le modifiche del loro assetto societario.

La legge ha individuato le specifiche attività ritenute maggiormente sensibili rispetto al rischio di infiltrazione e per le quali opereranno le liste:

a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;

b) trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;

c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;

d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;

e) noli a freddo di macchinari;

f) fornitura di ferro lavorato;

g) noli a caldo;

h) autotrasporti per conto di terzi;

i) guardiania dei cantieri.

Tutte le altre attività continueranno ad applicare le vecchie regole.

Le attività oggetto di monitoraggio saranno aggiornate annualmente con decreto del ministero dell’Interno.

Novità sono state introdotte anche relativamente alla disciplina degli arbitrati. Le controversie derivanti dai contratti pubblici potranno essere “deferite ad arbitri” solo “previa autorizzazione motivata” da parte dell’organo di governo della singola amministrazione con estensione alle società a partecipazione pubblica o loro società controllate o collegate.

E’ stato modificato l’articolo 135 del codice appalti con estensione delle ipotesi di risoluzione del contratto anche in relazione alle sentenze passate in giudicato per reati come l’associazione mafiosa, il contrabbando, il traffico di rifiuti, lo spaccio di stupefacenti e i delitti con finalità di terrorismo.

Sono stati previsti maggiori obblighi di trasparenza per le P.A., le quali dovranno pubblicare sui propri siti istituzionali una serie di informazioni relative al bando, come l’oggetto, l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l’aggiudicatario.

Entro il 31 gennaio di ogni anno queste informazioni dovranno essere inserite in apposite tabelle che l’Avcp pubblicherà sul proprio sito.

L’Autorità provvederà a trasmettere alla Corte dei conti l’elenco delle amministrazioni inadempienti.

E’ stata, inoltre introdotta una nuova causa di incompatibilità per i membri delle commissioni giudicatrici che estende il divieto di farne parte a coloro che siano stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per delitti contro la Pa come peculato, malversazione, corruzione, abuso d’ufficio o interruzione di pubblico servizio.

 


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