Il Garante della privacy con il provvedimento n. 276/2012 ha fornito alcune indicazioni in merito alle modalità di comunicazione delle valutazione dei dipendenti al fine di tutelarne la riservatezza.
Il Garante ha accolto il ricorso presentato da un dirigente che aveva lamentato di aver ricevuto la propria scheda di valutazione in busta aperta da parte del personale amministrativo e di non aver ricevuto alcuna risposta alla richiesta di chiarimenti in merito al trattamento dei propri dati personali.
Nel corso dell’istruttoria, erano emersi elementi contrastanti circa le modalità di effettiva circolazione dei documenti relativi alle valutazione all’interno dell’ente, tali da far ritenere inidonee le misure adottate a tutela della privacy.
Per tali ragioni il Garante ha prescritto all’ente di adottare ogni misura idonea a garantire la piena riservatezza dei dati personali contenuti nei documenti di valutazione, affinché il contenuto delle schede individuali di valutazione non sia visibile dal personale incaricato della consegna o da altre persone non autorizzate.
A tal proposito, l’Autorità ha suggerito l’adozione di modalità telematiche che consentano l’accesso al documento solo al dipendente interessato (certificandone anche l’avvenuta ricezione), oppure provvedendo a consegnare la valutazione opportunamente spillata in busta chiusa.