Un sindaco ha richiesto un parere in merito alla corretta interpretazione degli artt. 30 e 31 della legge di stabilità 2012 (legge 183/2011), in particolare sulla portata applicativa della sanzione di nullità prevista per gli “atti posti in essere dagli enti locali che si configurano elusivi delle regole del patto di stabilità“.
In particolare, l’ente ha chiesto se un contratto di vendita con patto di riscatto di un immobile di proprietà comunale, adibito ad impianti sportivi, possa configurarsi un comportamento elusivo delle regole fissate per il rispetto del patto di stabilità.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 405/2012 depositata in data 18 settembre, pur rilevando l’impossibilità di enucleare ipotesi generali ed astratte di operazioni potenzialmente elusive, hanno fornito alcuni orientamenti di carattere generale circa operazioni potenzialmente elusive (fatta salva la necessaria valutazione x post al fine di poter esprimere un compiuto giudizio in merito).
Secondo i magistrati, ai fini della valutazione dell’attitudine della volontà manifestata dai contraenti a eludere i vincoli del patto, l’interprete può rifarsi alle indicazioni contenute nella circolare n. 5 del 14 febbraio 2012 della Ragioneria Generale dello Stato, secondo cui, ad esempio, può ritenersi elusiva la finalità dell’ente di reperire risorse finanziarie “senza giungere ad un’effettiva vendita del patrimonio”.