Corte di Cassazione, Sez. II civile, Sent. n. 14556/10
di Chiara Zaccagnini
E’ valida la multa per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza fatta da una pattuglia che aveva una visibilità scarsa al momento dell’infrazione, trovandosi dietro la vettura multata e in movimento.
Questo è il principio affermato dalla Corte di Cassazione, nella sentenza in commento, con la quale ha accolto il ricorso presentato dal Ministero della difesa e dalla Prefettura avverso la sentenza del Tribunale che aveva dichiarato nullo il verbale degli agenti.
Nel caso di specie, un cittadino aveva fatto ricorso dinanzi al Giudice di pace avverso il verbale di contestazione del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza ed uso del telefono cellulare (artt. 172-173 Codice della strada).
Il Giudice aveva respinto il ricorso, confermando la decurtazione di dieci punti della patente e il pagamento della sanzione.
Il cittadino aveva successivamente presentato ricorso dinanzi al Tribunale, che ha dichiarato nullo il verbale di contestazione redatto dagli agenti.
I Giudici hanno ritenuto il verbale privo di fede privilegiata, in quanto dal momento dell’individuazione a quello della contestazione della violazione l’autovettura degli agenti si trovava dietro al veicolo multato e in movimento, con conseguente scarsa visibilità. Pertanto, i Giudici hanno ritenuto tale condizione non idonea a stabilire se il conducente del veicolo utilizzasse le cinture di sicurezza.
Avverso tale sentenza il Ministero della difesa ha proposto ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione.
La Corte ha affermato che il verbale, con cui gli agenti hanno attestato che il conducente non indossava le cinture di sicurezza, ancor prima di compiere le manovre di parcheggio, ha pieno valore probatorio, in quanto tale contestazione non può essere qualificata come mera sensazione degli agenti, come già affermato nella Sent. n. 25842/08.
La Corte ha accolto così il ricorso presentato dal Ministero, affermando che è valida la multa per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza fatta da una pattuglia in quanto il verbale di contestazione ha pieno valore probatorio, per cui rileva il fatto che gli agenti al momento dell’infrazione avessero scarsa visibilità.