Sardegna, del. 151/2022 – Indennità e gettoni dei consiglieri comunali

Il Sindaco di un comune ha formulato una richiesta di parere circa la corretta interpretazione dell’art. 82, c. 2 del TUEL in materia di gettoni di presenza da attribuire ai consiglieri comunali per la partecipazione a consigli e commissioni, a seguito dell’introduzione della nuova disciplina nazionale e regionale sulle indennità degli amministratori comunali. In particolare, la richiesta di parere è finalizzata a sapere se l’aumento delle indennità dei sindaci disposto dalla l. 234/2021 ridetermina anche il compenso massimo mensile percepibile dai consiglieri in applicazione della disposizione contenuta nel citato art. 82, c. 2, del d.lgs. 267/2000.

I magistrati contabili della Sardegna, con la deliberazione 151/2022, depositata il 20 ottobre 2022, hanno dapprima delineato il quadro ordinamentale in cui viene a collocarsi la fattispecie in esame.

La Corte ricorda, innanzitutto, che l’art. 82, c. 2 del TUEL prevede che “i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di percepire, nei limiti fissati dal presente capo, un gettone di presenza per la partecipazione a consigli e commissioni. In nessun caso l’ammontare percepito nell’ambito di un mese da un consigliere può superare l’importo pari ad un quarto dell’indennità massima prevista per il rispettivo sindaco o presidente in base al decreto di cui al comma 8”, e che in attuazione della predetta disposizione è stato emanato il D.M. 119/2000, che ha regolamentato le indennità di funzione e i gettoni di presenza per gli amministratori locali, individuando una griglia di compensi tabellari differenziati in ragione delle dimensioni demografiche dell’ente.

Come evidenziato dai magistrati contabili sardi, recentemente, la disciplina in materia di corresponsione delle indennità di funzione dei sindaci è stata innovata dalla l. 234/2021 (legge di bilancio 2022): in particolare, l’art. 1, c. 583 stabilisce che “a decorrere dall’anno 2024, l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario è parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni”, applicando una percentuale differenziata in relazione “alla popolazione risultante dall’ultimo censimento ufficiale”.

Inoltre, come ricordato dalla Corte, il successivo comma 584 ha introdotto una disciplina transitoria per gli anni 2022 e 2023: “l’indennità di funzione di cui al comma 583 è adeguata al 45 per cento nell’anno 2022 e al 68 per cento nell’anno 2023 delle misure indicate al medesimo comma 583. A decorrere dall’anno 2022 la predetta indennità può essere altresì corrisposta nelle integrali misure di cui al comma 583 nel rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio”.

Nella deliberazione in commento, si chiarisce, tuttavia, che né la citata nuova disciplina nazionale, né la normativa regionale (art. 3 l. reg. 3/2022) sulle indennità degli amministratori comunali, dettano espressamente alcuna disposizione riguardo all’ammontare dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e provinciali,

A parere dei magistrati contabili della Sardegna, ai fini del calcolo del tetto massimo mensile previsto per i consiglieri comunali non può, quindi, non tenersi conto dell’intervenuta rideterminazione dell’indennità di funzione del sindaco operata dalla menzionata normativa intervenuta medio tempore, restando inteso che, in sede di concreta applicazione da parte del singolo ente, dovrà necessariamente essere assicurata la salvaguardia degli equilibri pluriennali dei bilanci.

 

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CC 151-2022 Sardegna