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MIT: per gli affidamenti diretti non è necessaria una specifica motivazione


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha rilasciato il Parere 753/2021, in merito alle procedure di affidamento diretto introdotto dall’art. 1, comma 2 del d.l. 76/2020, in deroga all’art. 36, comma 2, del d.lgs. 50/2016.

Il MIT, nel parere in commento, ha chiarito che a seguito di tale modifica legislativa l’affidamento diretto di lavori, servizi e forniture sotto € 150.000 e per servizi di ingegneria e architettura sotto € 75.000, può essere disposto dalle SA senza alcuna particolare motivazione, né svolgimento di indagini di mercato.

Il Ministero ha chiarito infatti che il cosiddetto “affidamento diretto” non necessita di puntuale motivazione, né di indagini di mercato, né richiesta di preventivi, poiché la finalità è quella di pervenire il più rapidamente possibile all’individuazione del fornitore al fine di realizzare velocemente i lavori o i servizi di modico valore, con procedure snelle e lineari.

Peculiare sarà sempre il rispetto dell’art. 30 del d.lgs. 50/2016  riguardante l’obbligo di rispettare i principi di non discriminazione e trasparenza.

Il Ministero ha evidenziato che le SA possono sempre mettere a confronto più offerte, ma tale comparazione costituisce una “buona pratica”, non un obbligo legislativo.

Il Ministero ha ricordato che la SA può affidare direttamente servizi, lavori o forniture adottando una determina in forma semplificata ai sensi dell’art. 32 comma 2 del d.lgs. 50/2016, dovendo tale atto contenere tassativamente i seguenti elementi:

  1. oggetto dell’affidamento;
  2. l’importo dell’incarico;
  3. i dati identificativi del fornitore e le ragioni che hanno supportato tale scelta (capacità, competenza, esperienza acquisita, etc.);
  4. l’attestazione che l’aggiudicatario sia in possesso dei requisiti di carattere generale e tecnico-professionali.

Leggi Parere MIT 753/2021

parere mit 753


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