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Decreto semplificazioni: le novità in materia di contratti pubblici


1) il comma 1 viene così riscritto: “Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 37 in materia di aggregazione e centralizzazione degli appalti, è istituito presso l’ANAC, che ne assicura la pubblicità, un apposito elenco delle stazioni appaltanti qualificate di cui fanno parte anche le centrali di committenza. La qualificazione è conseguita in rapporto ai bacini territoriali, alla tipologia e complessità del contratto e per fasce d’importo. Sono iscritti di diritto nell’elenco di cui al primo periodo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, compresi i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, CONSIP S.p.a., INVITALIA – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a., nonchè i soggetti aggregatori
regionali di cui all’articolo 9 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89”;

2) il comma 2, reciterà così: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la semplificazione della pubblica amministrazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente codice, di intesa con la Conferenza unificata e sentita l’ANAC, sono definiti i requisiti tecnico organizzativi per l’iscrizione all’elenco di cui al comma 1, in applicazione dei criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione, tra cui, per le centrali di committenza, il carattere di stabilità delle attività e il relativo ambito territoriale. Il decreto definisce, inoltre, le modalità attuative del sistema delle attestazioni di qualificazione e di eventuale aggiornamento e revoca, nonchè la data a decorrere dalla quale entra in vigore il nuovo sistema di qualificazione.”;

3) il  comma 3 viene così ad essere modificato: “Fatto salvo quanto previsto dal comma 3 bis, la qualificazione ha ad oggetto il complesso delle attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro in relazione ai seguenti ambiti:
a) capacità di progettazione;
b) capacità di affidamento;
c) capacità di verifica sull’esecuzione e controllo dell’intera procedura, ivi incluso il collaudo e la messa in opera.”;

4) viene inserito il comma 3bis che dispone quanto segue:” Le  centrali di committenza e i soggetti aggregatori sono qualificati almeno negli ambiti di cui al comma 3,  lettere  a)  e  b).  Nelle  aggiudicazioni relative all’acquisizione di beni, servizi o lavori effettuati  dalle centrali  di  committenza,  ovvero  dai  soggetti   aggregatori,   le attività correlate all’ambito di cui al comma 3, lettera c)  possono essere effettuate direttamente dai soggetti per i quali  sono  svolte le suddette aggiudicazioni purché qualificati almeno in detto ambito secondo  i  criteri  individuati  dal  decreto  del  Presidente   del Consiglio dei ministri di cui al comma 2.”;

b) l’articolo 80, comma 4, è riscritto nel seguente modo:  “Un  operatore  economico  può   essere   escluso   dalla partecipazione a una procedura d’appalto se la stazione appaltante è a conoscenza e può adeguatamente dimostrare che  lo  stesso  non  ha ottemperato agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali non definitivamente accertati  qualora tale mancato pagamento costituisca  una  grave  violazione  ai  sensi rispettivamente del secondo o del quarto periodo.

Il  presente  comma non si applica quando l’operatore economico ha  ottemperato  ai  suoi obblighi pagando o  impegnandosi  in  modo  vincolante  a  pagare  le imposte o  i  contributi  previdenziali  dovuti,  compresi  eventuali interessi o multe, ovvero quando il debito tributario o previdenziale sia  comunque  integralmente  estinto,   purché   l’estinzione,   il pagamento  o  l’impegno  si  siano  perfezionati  anteriormente  alla scadenza del termine per la presentazione delle domande.”;

c) all’articolo 83,  viene aggiunto il comma 5 bis che reciterà come segue: “In relazione al requisito di cui  al  comma  4,  lettera  c), l’adeguatezza della copertura  assicurativa  offerta  viene  valutata sulla base della polizza assicurativa contro i  rischi  professionali posseduta dall’operatore  economico  e  in  corso  di  validità.  In relazione alle polizze assicurative di importo  inferiore  al  valore dell’appalto, le stazioni appaltanti possono richiedere che l’offerta sia  corredata,  a  pena  di  esclusione,   dall’impegno   da   parte dell’impresa  assicuratrice  ad  adeguare  il  valore  della  polizza assicurativa a quello dell’appalto, in caso di aggiudicazione.”;

d) all’articolo 183,il comma 15 è così riscritto:

“Gli operatori economici possono presentare alle amministrazioni aggiudicatrici proposte relative alla realizzazione in concessione di lavori pubblici o di lavori di pubblica utilità, incluse le strutture dedicate alla nautica da diporto, anche se presenti negli strumenti di programmazione approvati dall’amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente.

La proposta contiene un progetto di fattibilita’, una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario asseverato da uno dei soggetti di cui al comma 9, primo periodo, e la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione.

Nel caso di strutture destinate alla nautica da diporto, il progetto di fattibilita’ deve definire le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori e del quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, deve contenere uno studio con la descrizione del progetto e i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti che il progetto può avere sull’ambiente e deve essere integrato con le specifiche richieste dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con propri decreti.

Il piano economico-finanziario comprende l’importo delle spese sostenute per la predisposizione della proposta, comprensivo anche dei diritti sulle opere dell’ingegno di cui all’articolo 2578 del codice civile. La proposta è corredata dalle autodichiarazioni relative al possesso dei requisiti di cui al comma 17, dalla cauzione di cui all'((articolo 93)), e dall’impegno a prestare una cauzione nella misura dell’importo di cui al comma 9, terzo periodo, nel caso di indizione di gara. L’amministrazione aggiudicatrice valuta, entro il termine perentorio di tre mesi, la fattibilita’ della proposta.

A tal fine l’amministrazione aggiudicatrice può invitare il proponente ad apportare al progetto di fattibilita’ le modifiche necessarie per la sua approvazione. Se il proponente non apporta le modifiche richieste, la proposta non può essere valutata positivamente.

Il progetto di fattibilita’ eventualmente modificato, è inserito negli strumenti di programmazione approvati dall’amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente ed è posto in approvazione con le modalità previste per l’approvazione di progetti; il proponente è tenuto ad apportare le eventuali ulteriori modifiche chieste in sede di approvazione del progetto; in difetto, il progetto si intende non approvato.

Il progetto di fattibilita’ approvato è posto a base di gara, alla quale è invitato il proponente. Nel bando l’amministrazione aggiudicatrice può chiedere ai concorrenti, compreso il proponente, la presentazione di eventuali varianti al progetto.

Nel bando è specificato che il promotore può esercitare il diritto di prelazione.

I concorrenti, compreso il promotore, devono essere in possesso dei requisiti di cui al comma 8, e presentare un’offerta contenente una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario asseverato da uno dei soggetti di cui al comma 9, primo periodo, la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione, nonché le eventuali varianti al progetto di fattibilita’; si applicano i commi 4, 5, 6, 7 e 13.

Se il promotore non risulta aggiudicatario, può esercitare, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione, il diritto di prelazione e divenire aggiudicatario se dichiara di impegnarsi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’aggiudicatario.

Se il promotore non risulta aggiudicatario e non esercita la prelazione ha diritto al pagamento, a carico dell’aggiudicatario, dell’importo delle spese per la predisposizione della proposta nei limiti indicati nel comma 9. Se il promotore esercita la prelazione, l’originario aggiudicatario ha diritto al pagamento, a carico del promotore, dell’importo delle spese per la predisposizione dell’offerta nei limiti di cui al comma 9.”


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