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Fase due: la nuova Direttiva per le PA


Il Ministero per la Pubblica Amministrazione ha emanato la Direttiva 3/2020, avente ad oggetto “modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni”.

A seguito della normativa sopravvenuta, il DPCM del 26 aprile 2020 che ha ampliato l’elenco delle attività economiche non soggette a sospensione ed ha introdotto nuove misure per il contenimento del contagio, realizzando la c.d. fase due, il Ministero ha ritenuto opportuno intervenire nuovamente sulle modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative nelle pa, da attuare anche nella fase successiva all’emergenza sanitaria in atto.

Le P.A., nell’ambito delle proprie competenze, potranno:

  • Rivalutare le attività c.d. indifferibili, ampliando il novero rispetto a quelle individuate nella c.d. fase uno, e prevedere quali di queste potranno essere rese in presenza sul luogo di lavoro o continuare ad essere svolte in modalità agile, anche al fine di assicurare il necessario supporto alla ripresa delle attività economiche non più sospese per legge, nel rispetto di quanto disposto dal DPCM 26 aprile 2020 e dalle future misure normative;
  • Considerare urgenti, ai sensi dell’art. 103 del d.l. 18/2020, quei procedimenti amministrativi quelli connessi all’immediata ripresa delle attività economiche rispetto alle quali le pa, per quanto di competenza, ricevono e danno seguito alle istanze e alle segnalazioni dei privati.
  • Garantire lo svolgimento delle attività  c.d. indifferibili sia mediante presenza in sede di lavoro, anche solo per alcune giornate, nei casi in cui il dipendente faccia parte del contingente minimo posto a presidio dell’ufficio, sia con modalità agile che in presenza;
  • Identificare misure organizzative, di prevenzione e protezione adeguate al rischio di esposizione a COVID- 19, sia per tutelare la salute del personale dipendente che dei cittadini utenti, integrando il documento di valutazione dei rischi, nel rispetto di quanto disposto dal documento tecnico “ipotesi di rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” approvato dal CTS nella seduta n. 49 del 9/04/2020 e pubblicato sul sito istituzionale dell’INAIL;
  • Diffondere con la massima celerità  tra il personale dipendente le informazioni circa le misure di protezione personali rinvenibili sul Ministero della Salute, anche utilizzando strumenti telematici di comunicazione interna.

Le P.A. sono invitate dal Ministero a comunicare, con ogni mezzo idoneo, le modalità di erogazione dei servizi al fine di garantire la massima e tempestiva informazione all’utenza sulla ripresa delle attività e sulla ragionevole durata e celere conclusione dei procedimenti amministrativi.

Il Ministero ha precisato che l’attuale situazione emergenziale rappresenta un’occasione utile per individuare gli aspetti organizzativi che le pa dovranno migliorare, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei processi e al potenziamento della strumentazione informatica, ovvero le p.a. potranno:

  • Programmare gli approvvigionamenti delle misure di ausilio al lavoro agile, con l’obiettivo di migliorare la connettività e acquisire le necessarie dotazioni informatiche mobili, servizi in cloud, e licenze per attivare il lavoro agile una volta che l’emergenza sanitaria sarà cessata;
  • Individuare ogni misura utile per consentire la dematerializzazione dei procedimenti;
  • Ricorrere ad attività formative come strumento di accompagnamento al processo di trasformazione digitale delle pa.

L’obiettivo da realizzare ad avviso del Ministero è accelerare l’innovazione tecnologica nelle pa, incrementando il ricorso al lavoro agile nella fase successiva all’emergenza sanitaria, nonché semplificare le procedure e investire in tecnologiche  informative e sviluppo delle competenze.

Infine, il Ministero ha ricordato, nella direttiva in commento, che è fondamentale che le pa realizzino un’efficace e incisiva attività di informazione e formazione, con particolare riferimento alle misure adottate cui il personale debba attenersi.

Leggi la direttiva
Ministero Pubblica Amministrazione Direttiva 3-2020

 


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