Un sindaco ha chiesto un parere su alcuni punti del regolamento degli incentivi per funzioni tecniche, ex art. 113 del d.lgs. 50/2016, il cui iter di approvazione è in corso di svolgimento.
I magistrati contabili della Campania, con la deliberazione 16/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 3 marzo 2020, hanno ritenuto la richiesta di parere inammissibile sotto il profilo oggettivo per insussistenza dei requisiti di generalità ed astrattezza.
I magistrati contabili hanno ribadito che dalla funzione consultiva della Corte dei Conti è esclusa qualsiasi forma di co-gestione con l’organo di controllo esterno.
La Corte dei Conti, nella deliberazione in commento, ha infatti ricordato che le richieste di parere debbano concernere l’esame di questioni astratte e temi di carattere generale attinenti la materia della contabilità pubblica e non valutazioni di casi o atti specifici, che determinerebbero un’ingerenza della magistratura contabile nelle concrete attività dell’ente e in ultima istanza una compartecipazione alla gestione attiva dello stesso, incompatibile con la posizione di imparzialità ed indipendenza della magistratura contabile.
Nel caso di specie, i quesiti formulati dall’ente sembrano volti ad ottenere una sorta di scrutinio preventivo di legittimità sullo schema di deliberazione da adottare, ovvero ad avere una consulenza generale che trascende invece dalla funzione consultiva della presente Corte, concernente invece l’interpretazione di norme contabili.
Per tali motivi la richiesta di parere è inammissibile.
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CC Sez. Controllo Campania del. n. 16 – 20