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Lombardia, del. n. 440 – Legge concretezza e incarichi esterni


Un Sindaco ha chiesto un parere in merito a vari quesiti riguardanti l’interpretazione di alcuni commi dell’art. 3 della legge 56/2019, c.d. Legge Concretezza, in relazione al riconoscimento di un compenso ai dipendenti di altre p.a. per incarichi di presidente, di membro o di segretario di commissioni esaminatrici.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 433/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 16 gennaio 2020, hanno precisato che:

  • fino a quando non sarà adottato il d.m. di cui all’art. 3, comma 15 della legge 56/2019, cui sono demandate le modalità di istituzione e gestione dell’albo nazionale dei componenti delle commissioni esaminatrici di concorso, quest’ultime continuano ad essere costituite secondo le disposizioni vigenti in materia;
  • ai componenti delle commissioni esaminatrici di concorsi pubblici, banditi da un’amministrazione diversa da quella di appartenenza, privi di qualifica dirigenziale, spetta un compenso per l’attività di presidente, membro o di segretario della commissione;
  • anche al segretario comunale che partecipa ad una commissione esaminatrice di un concorso pubblico bandito da un’amministrazione diversa da quella presso cui presta servizio come titolare, spetta il compenso per l’attività svolta di presidente, membro o di segretario della commissione.

Pertanto, secondo la Corte dei Conti, agli incarichi di presidente, membro o segretario di una commissione esaminatrice di un concorso pubblico, anche nell’ipotesi in cui siano banditi da un’amministrazione diversa da quella di appartenenza, spetta un compenso.

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CC Sez. Controllo Lombardia del. n. 440 – 19


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