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Fogli presenza dei dipendenti: escluso l’accesso civico generalizzato


Non è possibile accedere alle informazioni relative alle presenze (con relativi orari di lavoro di entrata e uscita) e alle assenze dei lavoratori sulla base di una richiesta di accesso civico generalizzato.

La generale conoscenza di tali informazioni può avere ripercussioni negative sul piano personale e sociale dei lavoratori, consentendo una ricostruzione molto dettagliata della vita e delle abitudini personali.

Questo quanto ribadito dal Garante della Privacy, con il provvedimento n. 60 del 14 marzo 2019.

Nel caso di specie il Comune non aveva accolto una richiesta di accesso avente ad oggetto i fogli presenza, per un arco temporale di cinque anni, di alcuni dipendenti.

Il Garante privacy ha confermato il diniego all’accesso ai documenti e alle informazioni richieste ribadendo che nei fogli di presenza sono contenuti dati sensibili e personali (ad esempio aspettative, ferie, permessi legge 104/92 o per gravi motivi personali o qualsiasi altra assenza giustificata) e la relativa ostensione può recare un pregiudizio concreto alla sfera morale, relazionale e sociale del lavoratore (Garante, provvedimento n. 458/2018).

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