Spetta alla Corte dei conti decidere sull’azione di responsabilità promossa nei confronti del tesoriere comunale che ha violato gli obblighi contrattuali scaturenti dalla convenzione di tesoreria, determinando un pregiudizio patrimoniale al Comune.
E’ quanto ha affermato la Corte di cassazione, Sezioni Unite, con l’ordinanza n. 33362 depositata il 24 dicembre 2018.
Nel caso di specie il Comune aveva contestato al tesoriere comunale un grave inadempimento nello svolgimento del rapporto concessorio (in particolare, la violazione dell’art. 248, comma 2, del Tuel, per aver provveduto, negli anni successivi alla dichiarazione di dissesto dell’ente, al pagamento di importi oggetto di ordinanze di assegnazione di somme detenute presso il tesoriere medesimo).
Come ribadito dalla Cassazione, la Corte dei Conti ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica, materie che sono individuate dal concorso di due elementi: la natura pubblica dell’ente ed il carattere pubblico del danaro o del bene oggetto della gestione.
Elementi che si rinvengono qualora debba essere accertata la responsabilità del tesoriere per debito di gestione, stante la pacifica qualifica di tesoreria comunale in termini di rapporto concessorio di servizio pubblico (Cass. S.U. n. 8113/2009) e la natura pubblica del denaro (dello stesso ente) gestito dalla predetta.