Entra in area riservata:
Entra in area riservata:
 

Concorsi: necessario rispettare il preavviso di 20 giorni per la convocazione per la prova orale


L’amministrazione è tenuta a far decorrere almeno venti giorni tra la comunicazione della data del colloquio e il giorno di svolgimento del colloquio stesso.

Questo il principio espresso dal Tar Emilia Romagna, Sezione di Parma, con la sentenza n. 160 del 13 giugno 2018.

Nel caso di specie un candidato aveva richiesto di presentarsi, per il colloquio orale, in un giorno diverso e successivo, rispetto a quello stabilito all’atto della convocazione, peraltro comunicato con un preavviso di meno di venti giorni.

A norma dell’articolo 6, comma 3, del d.p.r. n. 487/1994 (“regolamento sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e sulle modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nel pubblico impiego”), l’avviso per la presentazione alla prova orale deve essere dato ai singoli candidati almeno venti giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerla.

Come evidenziato dai giudici amministrativi tale norma, oltre a garantire al candidato un tempo minimo di venti giorni per la “preparazione” del colloquio nelle selezioni pubbliche, afferisce ad una garanzia procedimentale che è direttamente funzionale all’interesse del partecipante al corretto e trasparente svolgimento della procedura stessa.

La Commissione, quindi, non aveva altra scelta che quella di rispettare il termine regolamentare.

I giudici amministrativi hanno quindi annullato il provvedimento conclusivo della procedura selettiva, con conseguente obbligo della Commissione esaminatrice di riconvocare il candidato per il sostenimento della prova orale.

Si ricorda che indicazioni sulle modalità di svolgimento dei concorsi per il reclutamento del personale sono state fornite con la direttiva 3/2018 dal Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione.


Richiedi informazioni