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Gare: la modifica del disciplinare comporta la riapertura del termine di presentazione delle offerte


La stazione appaltante che modifica i requisiti di partecipazione e introduce un nuovo requisito nel corso della procedura di gara, è tenuta a riaprire il termine per la presentazione delle offerte, fissando una durata pari almeno a 35 giorni.

Questo il principio espresso dal Tar Sardegna con la sentenza n. 504 del 23 maggio 2018.

Nel caso di specie la stazione appaltante aveva introdotto un nuovo requisito di partecipazione quando la procedura di gara era stata avviata ed erano state presentate anche alcune offerte.

A seguito della modifica, il termine di presentazione delle offerte era stato prorogato di ulteriori venti giorni.

Come evidenziato dai giudici amministrativi, l’amministrazione appaltante avrebbe dovuto rinnovare il termine per la presentazione delle offerte, prevedendo una sua durata pari almeno al termine minimo previsto dall’art. 60, comma 1, del codice dei contratti (trentacinque giorni dalla data di trasmissione o pubblicazione del bando di gara).

E ciò per elementari ragioni di correttezza e di rispetto dell’affidamento suscitato (con la precedente pubblicazione della lex specialis di gara), al fine di consentire agli operatori economici che, al momento della intervenuta modifica del bando, avevano già presentato le loro offerte, di presentare una nuova domanda di partecipazione (conforme ai requisiti richiesti) o di integrare quella presentata a suo tempo con la dimostrazione del possesso del (nuovo) requisito richiesto.


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