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Stabilizzazioni: riflessi sui fondi destinati alla contrattazione integrativa


Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e il Ministro dell’economia e delle finanze hanno firmato la circolare n. 2/2018 contenente alcuni chiarimenti in merito alle precedenti circolari n. 3/2017 e n. 1/2018, in materia di superamento del precariato nelle amministrazioni pubbliche.

Come ricordato nel documento, l’articolo 20, comma 3, del d.lgs. 75/2017 consente alle amministrazioni di elevare gli ordinari limiti finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalle norme vigenti, utilizzando a tale fine le risorse previste per il lavoro flessibile, nel limite di spesa di cui all’articolo 9, comma 28, del d.l. 78/2010, calcolate in misura corrispondente al loro ammontare medio nel triennio 2015-2017.

Tale norma introduce una deroga al regime ordinario delle assunzioni, prevedendo che la relativa spesa, con riferimento all’intero trattamento economico del personale, comprensivo di quello accessorio, sia finanziata con le risorse di cui al comma 28, dell’articolo 9, del d.l. 78/2010.

Nella circolare viene chiarito che tale norma, in quanto prevede l’assunzione di nuovo personale prevedendo lo stanziamento delle risorse per la relativa copertura finanziaria, consente un incremento, nella misura del valore medio pro-capite, del Fondo per il trattamento accessorio, oltre il limite di cui all’art. 23 comma 2, del d.lgs. 75/2017.


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