I magistrati contabili del Veneto, con la deliberazione 123/2016, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 7 marzo, hanno sollevato una questione di massima concernente la possibilità di riconoscere ed erogare gli incentivi anche nel caso di progettazione affidata e realizzata da soggetti esterni alla stazione appaltante.
Relativamente alla nuova disciplina sugli incentivi alla progettazione interna, introdotta dal d.l. 90/2014, sussiste un contrasto fra le diverse pronunce del giudice contabile.
Una parte della giurisprudenza contabile collega il riconoscimento del diritto ad ottenere l’incentivo alla circostanza che la redazione dell’atto di progettazione sia avvenuta all’interno dell’ente.
Secondo un altro orientamento, invece, anche a seguito della “nuova” disposizione introdotta dal d.l. 90/2014, permarrebbe il potere dell’amministrazione di disporre un riconoscimento economico in favore del personale interno concernente la fase della gestione degli appalti di opere anche nel caso di “esternalizzazione” dell’attività di progettazione (purché si remuneri solo l’attività di supporto a quest’ultima, ove effettivamente svolta dai dipendenti dell’ente).
In tal senso, la sezione Lombardia, del. n. 236/2015 e la sezione Piemonte, del. n. 17/2015.
Tenuto conto della rilevanza della questione, i magistrati contabili hanno rimesso la questione di massima alla Sezione Autonomie.
Per completezza, si evidenzia che la Sezione Emilia, con le deliberazioni 155 e 156 del 2015 ha posto una questione di massima in merito alla possibilità di riconoscere l’incentivo di progettazione alle attività qualificabili come manutentive, sia straordinarie che ordinarie, susseguenti ad una preventiva attività di progettazione.
Successivamente, la sezione Abruzzo, con la deliberazione 358/2015 ha posto una questione di massima in merito alla possibilità di attribuire l’incentivo nel caso in cui tutte le attività, sia di progettazione sia di direzione lavori, sia di collaudo, siano state svolte all’esterno dell’ente da professionisti all’uopo incaricati, e in merito alla nozione di “collaboratori” di cui al comma 7ter dell’art. 93 del d.lgs. 163/2006.
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CC Sez. controllo Venetodel. n. 123-16