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Legge stabilità 2016: le novità per gli enti locali e gli organismi partecipati


Comma 236 – Tetto fondo risorse decentrate 2016

A decorrere dal 2016 e fino all’adozione dei decreti attuativi della legge 124/2015 cd. Riforma Madia, l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, delle PA, non potrà superare il corrispondente importo determinato per l’anno 2015 ed dovrà essere automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della normativa vigente.

Comma 397/398 – Mobilità dei dipendenti della Croce Rossa Italiana (CRI)

Il comma 397 alla lettera d) ha introdotto modifiche all’articolo 6, commi 6, del d.lgs. 178/2012, relativo alla riorganizzazione della CRI, prevedendo che “I processi di mobilità previsti dall’articolo 7, comma 2-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, si applicano al personale risultante eccedentario rispetto al fabbisogno definito ai sensi dell’articolo 3, comma 4, terzo periodo, per ciascun profilo professionale nell’ambito territoriale regionale.

Il successivo comma 398 ha modificato l’articolo 7, comma 2-bis, del d.l. 192/2014 prevedendo l’applicazione del comma 424 della legge 190/2014 al personale eccedentario della CRI.

Pertanto nelle assunzioni a tempo indeterminato, regioni e enti locali, per l’anno 2016, oltre alla ricollocazione del personale soprannumerario delle province dovranno tener conto del personale eccedentario della CRI.

Comma 469 – Rinnovi contrattuali

Per il personale degli Enti locali e delle altre amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, gli oneri per i rinnovi contrattuali per il triennio 2016-2018 sono posti a carico dei rispettivi bilanci, e i criteri per la relativa determinazione sono definiti con DPCM da emanare entro trenta giorni dall’entrata in vigore della disposizione (31 gennaio 2016).

Comma 760 – Deroghe per ricollocamento personale soprannumerario

Al fine di favorire la ricollocazione del personale soprannumerario di Città metropolitane e Province, ai Comuni che non hanno rispettato il patto di stabilità nell’anno 2015  non si applica la sanzione del blocco delle assunzioni anche per l’anno 2016. L’articolo 4, comma 1 del d.l. 78/2015, prevedeva tale possibilità solo per il 2014.

In merito ai tempi medi di pagamento, si ricorda che la Corte Costituzionale, con la sentenza 272/2015, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 41, comma 2, del d.l. 66/2014, che stabiliva per le amministrazioni, non in regola con l’indicatore dei tempi medi di pagamento, il divieto di procedere a qualsiasi forma di reclutamento, anche a tempo determinato, nell’anno successivo alla violazione.

Comma 762 – Agevolazione assunzioni per Unioni, fusioni e comuni fino a 1.000 abitanti

Le norme finalizzate al contenimento della spesa di personale che fanno riferimento al patto di stabilità interno vengono confermate con l’introduzione del pareggio di bilancio (commi da 707 a 734).

Restano ferme le agevolazioni riconosciute a favore degli enti, assoggettati al pareggio di bilancio, che nell’anno 2015 erano esclusi dalla disciplina del patto di stabilità interno (unioni, fusioni e enti fino a 1.000 abitanti) che continuano ad applicare le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 562, della legge 296/2006.

Tali enti potranno procedere all’assunzione di personale con turn-over al 100%.

Comma 764 – Fondo salva-stipendi

E’ prevista la costituzione di un fondo di 60 milioni di euro finalizzato:

–      al mantenimento della situazione finanziaria corrente per le Province e le Regioni a statuto ordinario, da ripartire entro il 28 febbraio 2016 secondo le modalità e i criteri definiti in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali (66%).

–      a concorrere alla corresponsione del trattamento economico del personale soprannumerario delle province, fino al completamento dei processi di mobilità, da ripartire in proporzione alle unità di personale in soprannumero dichiarato dalle amministrazioni interessate (34%).

Comma 765/766 – Commissario per attuazione riforma Province

E’ stata prevista la nomina di un Commissario al fine di garantire il completamento degli adempimenti necessari a rendere effettivo, entro il 30 giugno 2016, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie relative alle funzioni non fondamentali delle province e delle città metropolitane, in attuazione della riforma della legge 56/2014.

In particolare, per quanto attiene al personale, è stato stabilito che il Commissario si avvarrà delle procedure di mobilità del personale soprannumerario previste dal d.m. 14 settembre 2015, nei limiti della capacità assunzionale e delle relative risorse finanziarie della regione o dei comuni che insistono nel territorio della provincia o città metropolitana interessata.

Comma 768/769 – Ricollocamento personale al Ministero della Giustizia

Il personale delle città metropolitane e delle province ricollocato presso il Ministero della Giustizia, sia attraverso la procedura di mobilità ex art. 30, d.lgs.  165/2001, che con le procedure di cui all’articolo 1, comma 425, della legge 190/2014, verranno trasferiti dall’amministrazione della Giustizia a prescindere dal nulla osta dell’ente di provenienza.

Comma 770 – Polizia provinciale

Nel caso in cui le leggi regionali prevedano la riallocazione delle funzioni di polizia locale presso le Città metropolitane e le Province, questi enti possono rideterminare la dotazione organica in aumento per i relativi posti previsti.

Comma 771/772 – Ulteriori trasferimenti di personale al Ministero della Giustizia

La disposizione prevede, per il biennio 2016-2017, il trasferimento di un contingente di personale di 1000 unità dagli enti di area vasta al Ministero della Giustizia per supportare il processo di digitalizzazione. Il personale interessato è scomputato dal personale soprannumerario degli enti di area vasta.


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