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Spese del personale: costi maggiori sono quelli delle Regioni e delle Province


La Corte dei Conti, sezione Autonomie, ha emanato il Referto su “La spesa per il personale degli enti territoriali” (Del. 16/2015), annunciando i risultati in un comunicato del 13 maggio 2015.

Nel referto si analizza l’andamento della consistenza numerica delle spese per il personale delle Regioni, sia a statuto ordinario, che speciale, comprese le Province autonome, e degli enti locali (Province e Comuni) per l’esercizio 2013, quali risultanti dal SIstema COnoscitivo del Personale (SICO), il sistema informativo utilizzato dall’IGOP per rilevare i dati statistici del pubblico impiego.

L’analisi non comprende gli organismi partecipati, che non sono soggetti all’obbligo di redazione del conto annuale e che non lo saranno fino a quando non saranno inclusi nell’elenco annuale ISTAT.

I dipendenti a tempo indeterminato delle regioni e degli enti locali sono circa 533.000 unità, distribuiti tra personale dirigente, segretari comunali/provinciali e direttori generali, oltre al personale con qualifica non dirigenziale.

Nel 2013, la spesa media per dipendente regionale ammontava a 34.870 euro, 28.156 euro per dipendente provinciale e di 27.922 euro per dipendente comunale, che si confermano quelli “pagati meno”.

Anche la spesa media per il personale dirigente dimostra che i dipendenti che incidono meno sulle finanze pubbliche sono i dirigenti comunali, il cui costo medio è 85.075 euro, mentre per quelli regionali è di 89.748 euro, mentre per quelli provinciali si è registrato un costo medio di 97.444 euro.

Pertanto, i dipendenti dei Comuni, che sono molti di più rispetto a quelli regionali e provinciali, “costano” in media molto meno degli altri colleghi.

Inoltre, altro dato molto importante, sintomatico della corretta organizzazione degli apparati amministrativi, che analizza l’incidenza del numero dei dirigenti rispetto ai dipendenti assegnati, rileva che c’è n. 1 dirigente ogni:

  • 14 dipendenti nelle Regioni;
  • 53 dipendenti nelle Province.
  • 67 dipendenti nei Comuni;

Nei Comuni inoltre i vincoli legislativi alle nuove assunzioni e di spesa hanno inciso pesantemente, determinando una riduzione dei segretari comunali/direttori generali del 3,70%, dei dirigenti dell’11,25% e dei non dirigenti del 4,71%, a fronte di una diminuzione della spesa totale complessiva del 5,52%, mentre nelle Regioni si assiste ad un aumento della spesa totale dell’1,39%.

Al riguardo, la Corte ha evidenziato la spesa media per dipendente nelle Regioni, che a causa dei noti vincoli/blocchi stipendiali avrebbe dovuto rimanere stabile, ha registrato un aumento.

Alla riduzione delle unità annue del 5,38% ha corrisposto un aumento della spesa media pari al 4,67%, circostanza sintomatica della reiterata prassi di ripartire le risorse del trattamento accessorio tra i dirigenti rimasti in servizio, in contrasto con il disposto dell’articolo 9, comma 2-bis, d.l. 78/2010.

 


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