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Dipendente pubblico che segnala illeciti: le linee guida dell’Anac


L’Anac ha definitivamente approvato, con la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015, le “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” poste in consultazione pubblica dal 24 febbraio al 16 marzo 2015.

L’articolo 54-bis sulla tutela del dipendente che segnala condotte illecite è stato introdotto dalla legge 190/2012 come novella al d.lgs. 165/2001.

Tale disposizione incoraggia i dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui vengano a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro, contemporaneamente garantendo ad essi la tutela della riservatezza e la protezione contro eventuali forme di ritorsione che si possano verificare sempre in ambito lavorativo.

Il documento suggerisce un regime sostanziale e un modello procedurale del trattamento delle segnalazioni, fatta salva la discrezionalità di ciascuna amministrazione pubblica nell’adottare soluzioni maggiormente coerenti con le proprie individuali esigenze organizzative.

Secondo l’Anac, nonostante la normativa preveda una specifica tutela per i soli dipendenti pubblici, le amministrazioni controllanti e vigilanti dovrebbero promuovere, eventualmente nell’ambito del Piano di prevenzione della corruzione, l’adozione di misure di tutela analoghe da parte degli enti di diritto privato in controllo pubblico (ad esempio le società partecipate), nonché degli enti pubblici non economici (come le aziende speciali).

 


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