Entra in area riservata:
Entra in area riservata:
 

Organismi partecipati e anticorruzione: pronte le linee guida dell’Anac per il PTPC


L’Anac ha pubblicato le Linee Guida per la prevenzione della corruzione nelle società partecipate dalle p.a. per la consultazione da parte degli interessati.

Le linee guida sono rivolte alle società e enti privati controllati dagli enti pubblici, agli enti pubblici economici e alle p.a. vigilanti.

Le linee guida sono state pubblicate per una consultazione da parte di tutti gli interessati che potevano presentare osservazioni o richieste di chiarimenti entro il 15 aprile 2015.

L’Anac ha dichiarato che queste direttive sostituiranno integralmente, per gli organismi partecipati, il Piano nazionale Anticorruzione.

Tali enti, secondo la nuova proposta dell’Anac, dovranno approvare il piano triennale di prevenzione della corruzione, predisposto dal responsabile della prevenzione della corruzione “in stretto coordinamento con l’organismo di vigilanza”, e la competenza dell’adozione è stata attribuita all’organo di indirizzo, generalmente individuato nel consiglio di amministrazione

Il documento specifica i contenuti minimi del Piano:

a) individuazione e gestione dei rischi di corruzione, da effettuare tramite un’analisi delle attività sensibili a rischio di reati di corruzione;

b) predisposizione del sistema dei controlli, anche sulla base dei modelli organizzativi elaborati in ossequio alle norme del d.lgs. 231/2001 o con il loro adeguamento;

c) elaborazione, di un codice di comportamento per dipendenti ed amministratori della società, che abbia rilevanza ai fini della responsabilità disciplinare, analogamente a quanto previsto per i codici adottati dalle p.a.;

d) elaborazione di un «Programma per la trasparenza»;

e) definizione e verifica delle inconferibilità ed incompatibilità specifiche per gli incarichi di amministratore e dirigenziali;

f) definizione delle modalità di assunzione, formazione e rotazione dei dipendenti, cori riguardo alla tutela del dipendente che segnala attività illecite;

g) descrizione delle attività di monitoraggio da svolgere in merito all’attuazione delle misure per la prevenzione della corruzione.

Gli organismi dovranno obbligatoriamente individuare il Responsabile della prevenzione della corruzione, prevedendo eventualmente anche modifiche statutarie.

L’Anac prevede che tale figura, nominata dal CdA, venga individuata tra i dirigenti in servizio o, eccezionalmente negli enti privi di dirigenti, tra i responsabili in possesso di idonee competenze.

Per quanto riguarda la trasparenza, le Linee Guida chiariscono che agli enti controllati si applicano le disposizioni contenute nel d.lgs. 33/2013, pertanto, gli obblighi ivi previsti devono essere assolti relativamente alle attività di pubblico interesse, ma anche per quanto riguarda l’organizzazione.

Per le società partecipate in via minoritaria dalla p.a. è prevista l’adozione di un modello organizzativo conforme al sistema di prevenzione delineato dal d.lgs. 231/2001, che risulti idoneo, limitatamente alle attività di interesse pubblico svolte, a prevenire i reati previsti dalla legge 190/2012.

 


Richiedi informazioni