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Friuli, deliberazione n. 191 – Maggiorazione indennità amministratori locali


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di riconoscere ad un assessore che ricopre contemporaneamente anche il ruolo di Presidente di una Società per Azioni (s.p.a.), la maggiorazione dell’indennità di funzione prevista con deliberazione della Giunta regionale, equiparando il ruolo di Presidente di società a quello dei lavoratori autonomi.

I magistrati contabili del Friuli, con la deliberazione 191/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 26 gennaio 2015, hanno evidenziato che la materia delle indennità di funzione per gli amministratori pubblici locali trova in Friuli-Venezia Giulia una differente disciplina rispetto all’ambito nazionale disciplinato dall’articolo 82 del Tuel.

Ciò in quanto la legge costituzionale n. 2/1993 ha provveduto a riconoscere alla Regione Friuli-Venezia Giulia la competenza legislativa in tema di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni.

La legge regionale 13/2002 prevede che la misura delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori degli enti locali sia determinata con deliberazione della Giunta regionale.

Secondo i magistrati contabili, l’incarico di presidente di società per azioni deve essere configurato come un tertium genus, con elementi propri sia del mandato che del lavoro dipendente.

Infatti, non è sostenibile la tesi del mandato e neanche la tesi del lavoro dipendente può essere non pienamente soddisfacente.

Tuttavia, ai fini economici e della rilevanza del compenso riconosciuto agli amministratori di società per azioni, la disciplina applicabile è principalmente quella riguardante i lavoratori dipendenti.

 


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